40 anni di storia Mac: dal 1984 ad oggi
Oggi si celebrano i quarant’anni di storia Mac e non possiamo fare altro che celebrare il compleanno del più grande e rivoluzionario dispositivo del mondo.
Mac, abbreviazione di Macintosh, entra a far parte della famiglia Apple nel 1984. Da lì a poco, diventerà il simbolo iconico dell’azienda, rivoluzionando l’intera industria informatica di quegli anni.
Oggi si posiziona tra i principali personal computer del globo, rivolgendosi al mercato privato, alla sfera dell’istruzione e della grafica professionale.
La nascita straordinaria del dispositivo
Introducendo sul mercato Mac, la multinazionale americana lanciò il primo sistema operativo per utenti consumer con interfaccia grafica. Il primo personal computer targato Apple rappresenta tutt’ora un dispositivo semplice da utilizzare e fruibile da chiunque.
Il device venne presentato al mondo il 22 gennaio del 1984 tramite uno spot trasmesso al Super Bowl.
Due giorni dopo, il 24 gennaio 1984, un’ovazione generale del pubblico travolse le parole del primo computer in grado di presentarsi da sé: “Hello, I’m Macintosh. It sure is great to get out of that bag!”.
Macintosh era l’ultima possibilità di Apple per superare il dominio di IBM, all’epoca il vero colosso nel mercato della tecnologia con pieno dominio nei personal computer.
Il primo Mac della storia rappresenterà un’era vintage del mondo informatico: il sistema, che pesava quasi 8 chilogrammi, conteneva software nativi per l’elaborazione di testi e di immagini. Tutto il resto è storia.
Ad oggi, il colosso da abbattere non vende più computer.
La scommessa di Jobs può dirsi vinta? A voi la risposta.
Un nuovo modo di lavorare
Con Mac, Jobs voleva cambiare la routine, portando al mondo un nuovo modo di pensare e di innovare. Questo avrebbe fatto di Mac un dispositivo di un livello nettamente superiore rispetto agli altri personal computer e così avvenne.
Più rapidità, più comodità e più semplicità sono solo alcuni dei vantaggi che il dispositivo ha reso possibili nello svolgimento quotidiano delle nostre attività lavorative.
Con Mac tutto è più facile. Alcuni esempi ne sono i widget interattivi che, inseriti direttamente nella scrivania del dispositivo, permettono di portare a termine più rapidamente i task assegnati. Ma l’autorevolezza di Mac si dimostra anche nella velocità con cui vengono scambiati i contenuti. La condivisione di file, documenti e immagini permettono un lavoro in simultanea con i colleghi, anche a distanza.
Le innovazioni di Jobs hanno reso l’uso del computer più facile e intuitivo, aprendo l’informatica domestica, hobbistica e professionale ad un pubblico più ampio.
Jobs non ha portato solo l’introduzione di un nuovo dispositivo, ma una nuova visione del lavoro, che diventa più semplice e fruibile. Ne sono esempio i nuovi Mac dotati del chip M3, definito il chip più avanzato al mondo per un personal computer.
Una ricerca condotta da IBM (sì, proprio lei) afferma che chi utilizza Mac lavora meglio ed è più contento sul posto di lavoro. Secondo l’indagine, i dipendenti sono maggiormente soddisfatti e fedeli rispetto a coloro che utilizzano i personal computer. Inoltre, è risaputo che i giovani appartenenti alla Gen Z abbiano una netta preferenza per i dispositivi Apple: questo ricade anche nella scelta di una possibile posizione lavorativa, in cui Mac vince a mani basse.
Avere un Mac è quindi simbolo di prestigio, di innovazione e di modernità.
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