CybersecurityIl Security Operations Center (SOC): il ruolo nella risposta agli incidenti di sicurezza
Security Operations Center (SOC): compiti e ruolo nella risposta agli incidenti di sicurezza

Il Security Operations Center (SOC): il ruolo nella risposta agli incidenti di sicurezza

Dal primo al 30 ottobre, in tutta Europa, si celebra il mese della Cybersecurity. 

Nel mese della prevenzione dagli attacchi informatici, vogliamo ricordare uno degli elementi più importanti che contribuisce alla sicurezza aziendale: il SOC (Security Operations Center)

Cos'è il SOC?

La funzione del centro operativo di sicurezza (SOC) è monitorare, prevenire, rilevare, indagare e rispondere alle minacce informatiche 24 ore su 24. 

I team SOC hanno il compito di monitorare e proteggere le risorse dell’organizzazione, tra cui la proprietà intellettuale, i dati del personale, i sistemi aziendali e l’integrità del marchio. Il team SOC implementa la strategia generale di cybersecurity dell’organizzazione e agisce come punto centrale di collaborazione negli sforzi coordinati per monitorare, valutare e difendere dai cyberattacchi. 

Cosa fa un SOC?

Anche se le dimensioni del personale dei team SOC variano a seconda delle dimensioni dell’organizzazione e del settore, la maggior parte ha più o meno gli stessi ruoli e responsabilità. Un SOC è una funzione centralizzata all’interno di un’organizzazione che impiega persone, processi e tecnologia per monitorare e migliorare continuamente la posizione di sicurezza di un’organizzazione, prevenendo, rilevando, analizzando e rispondendo agli incidenti di cybersecurity. 

  • Prevenzione e rilevamento: quando si tratta di cybersicurezza, la prevenzione è sempre più efficace della reazione. Piuttosto che rispondere alle minacce nel momento in cui si verificano, un SOC lavora per monitorare la rete 24 ore al giorno. In questo modo, il team SOC può rilevare le attività dannose e prevenirle prima che possano causare danni. Quando l’analista SOC vede qualcosa di sospetto, raccoglie quante più informazioni possibili per un’indagine più approfondita;
  • Indagine: durante la fase di indagine, l’analista SOC analizza l’attività sospetta per determinare la natura di una minaccia e la misura in cui è penetrata nell’infrastruttura. L’analista di sicurezza vede la rete e le operazioni dell’organizzazione dalla prospettiva di un aggressore, cercando gli indicatori chiave e le aree di esposizione prima che vengano sfruttate. L’analista identifica ed esegue un triage sui vari tipi di incidenti di sicurezza, comprendendo come si svolgono gli attacchi e come rispondere efficacemente prima che sfuggano di mano. L’ analista SOC combina le informazioni sulla rete dell’organizzazione con le più recenti threat intelligence globali, che includono informazioni specifiche sugli strumenti, le tecniche e le tendenze degli aggressori, per eseguire un triage efficace;
  • Risposta: dopo l’indagine, il team SOC coordina una risposta per risolvere il problema. Non appena viene confermato un incidente, il SOC agisce come primo soccorritore, eseguendo azioni quali l’isolamento degli endpoint e la terminazione dei processi dannosi. In seguito ad un incidente, il SOC lavora per ripristinare i sistemi e recuperare i dati persi o compromessi. Ciò può includere la cancellazione e il riavvio degli endpoint, la riconfigurazione dei sistemi o, nel caso di attacchi ransomware, di backup validi per aggirare il ransomware. Se il passaggio ha successo, la rete tornerà allo stato in cui si trovava prima dell’incidente. 

Le sfide del SOC

I team SOC devono essere sempre un passo avanti agli aggressori. Negli ultimi anni, questo è diventato sempre più difficile per: 

  • Carenza di competenze in materie di cybersecurity: secondo un sondaggio di Dimensional Research, il 53% dei SOC ha difficoltà ad assumere personale qualificato. Ciò significa che molti team SOC sono sottorganico e non dispongono delle competenze avanzate necessarie per identificare e rispondere alle minacce in modo tempestivo ed efficace. Lo studio sulla forza lavoro di (ISC)² ha stimato che la forza lavoro della cybersecurity deve crescere del 145% per colmare il divario di competenze e difendere meglio le organizzazioni in tutto il mondo;
  • Troppi avvisi: man mano che le organizzazioni aggiungono nuovi strumenti per il rilevamento delle minacce, il volume degli avvisi di sicurezza cresce continuamente. Con i team di sicurezza che oggi sono già sommersi di lavoro, il numero eccessivo di avvisi di minacce può causare stanchezza da minacce. Inoltre, molti di questi avvisi non forniscono un’intelligenza sufficiente, un contesto per indagare, o sono falsi positivi. I falsi positivi non solo prosciugano tempo e risorse, ma possono anche distrarre i team dagli incidenti reali; 
  • Sovraccarico operativo: molte organizzazioni utilizzano un assortimento di strumenti di sicurezza scollegati tra loro. Ciò significa che il personale addetto alla sicurezza deve tradurre gli avvisi e le politiche di sicurezza tra gli ambienti, con conseguenti operazioni di sicurezza costose, complesse e inefficienti.

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